IN PREPARAZIONE DELLA GRAN FIERA DI SAN VITALE 2016 : nasce "CittàinVita"


 
 
Sabato 03 ottobre 2015, da un gruppo di amici della Parrocchia San Vitale, desiderosi di portare un contributo originale alla festa del patrono (dal 28 aprile 2016 al 01 maggio 2016), nasce l'iniziativa di "CittàinVita".
"CittàinVita" si ispira ad una delle opere principali di G.K.Chesterton ("Manalive - I racconti di un uomo vivo), che stiamo conoscendo nell'esperienza di quest'anno dell'Oratorio Don Bosco.
Lo scrittore inglese affermava che "una cosa morta segue la corrente, ma solo una cosa viva può andarvi contro".
L'esperienza che abbiamo vissuto in questi anni ci ha educato al desiderio di essere vivi, mantenendo la libertà di andare contro la corrente.
Ed è appunto questo che vogliamo portare come contributo originale alla festa del nostro patrono.
Riscoprendo le radici della nostra storia, della nostra identità, non per l'ennesimo rimpianto, ma per invitare i nostri concittadini a gesti ed incontri per riassaporare una vita che è possibile ancora oggi.
Valorizzando luoghi trascurati del nostro paese, proponendo momenti conviviali e creativi.
E conoscendo maestri veri come G.K.Chesterton, di cui, durante la festa patronale, proporremo l'opera teatrale "Manalive - I racconti di un uomo vivo".
 
Puoi seguire gli aggiornamenti sulla nostre proposte per la prossima festa di San Vitale, utilizzando il seguente riferimento: cittainvita.blogspot.it

AUTUNNO DAY 2015: INCONTRO CON IL DOTT. PAOLO GULISANO


Domenica 11 ottobre 2015, all'interno dell'Autunno Day - festa di inizio anno dell'oratorio Don Bosco - si è tenuto l'incontro con il dott. Paolo Gulisano, che ci ha introdotti alla conoscenza del maestro di quest'anno: Gilbert Keith Chesterton.
Il dott. Gulisano, che esercita l'attività di medico a Lecco, è esperto di scrittori anglo-sassoni (Tolkien, Belloc, Chesterton) nonché vice-presidente della società chestertoniana italiana.
Ci ha presentato la figura di Chesterton, il suo percorso di vita, le sue amicizie, la sua conversione e la sua produzione letteraria.

Cosi ha risposto ad una domanda di una ragazza delle scuole superiori sulla definizione di felicità per Chesterton, visto che lo stesso dichiarò di avere avuto una "vita immeritatamente felice":
“La misura di ogni felicità è la gratitudine” e tra l’altro per spiegare che cos’è la gratitudine Chesterton ricorse a un racconto.
" Sapete che disse il primo ranocchio a Dio, nel Paradiso, dopo essere stato appena creato?
Dio aveva creato tutte le cose belle, tutti gli animaletti, gli uccellini  del cielo, gli scoiattoli e poi aveva creato il rospo che non era proprio il massimo della bellezza.
Il rospo si era visto nell’acqua, si era confrontato con quello  che  c’era  intorno  (scoiattolini,  uccellini,  leprotti  ecc..)  e  poteva  a  quel  punto  arrabbiarsi  e chiedere a Dio perché lo aveva fatto così.
Invece il rospo disse a Dio: “Grazie di avermi  fatto  capace  di  saltare”. 
Per  Chesterton  è  la  gratitudine  la  misura  della  felicità".

La felicità segnò anche l'amicizia tra lo scrittore ed il suo collega Belloc, profondamente cattolico. Chesterton fu da subito attratto dalla vitalità del collega, perché  per essere felici bisogna seguire qualcuno più felice di noi. Questa amicizia avvicinò Chesterton alla fede cattolica.

La conversione di Chesterton, ormai intelletuale famoso, fece clamore in qual mondo ancora segnato dall'avversione per la cosiddetta "Chiesa di Roma". Egli scrisse un editoriale a seguito della sua conversione, sostenendo che - "Ho trovato soltanto una religione che osasse scendere con me nella profondità di me stesso".
Tale conversione fu così profonda che oggi è iniziata il percorso per la causa di beatificazione dello scrittore inglese.

A noi interessa approfondire la cultura e la fede di un uomo così interessante.
Per questo lo abbiamo scelto come maestro di quest'anno per tutta la nostra comunità.