ABBIAMO CONOSCIUTO UN NUOVO "UOMO VIVO"; FABIO TREVISAN

Sabato 4 giugno, all'interno del nostro anno dedicato al maestro Chesterton, abbiamo conosciuto Fabio Trevisan, appassionato conoscitore dello scrittore inglese, di cui studia l'opera e il pensiero da trent'anni.

Fabio Trevisan, felicemente sposato con Laura e padre di Tullia, Tecla, Tosca e Tamara, vive e lavora come imprenditore edile e giornalista a Verona, è appassionato di filosofia e co-fondatore dei “Gruppi Chestertoniani Veronesi”, organizza eventi culturali, spettacoli e convegni su G.K. Chesterton e Giovannino Guareschi. Ha pubblicato per le edizioni Fede e Cultura "Uomo vivo con due gambe" e " Il pazzo e il Re", riduzioni teatrali rispettivamente del romanzo di Chesterton “Le avventure di un uomo vivo” e “Il Napoleone di Notting Hill”. Inoltre ha scritto "Quella cara vecchia pipa".

Ci ha spiegato alcuni aspetti inediti delle geniali e lungimiranti intuizioni dello scrittore inglese, ci ha introdotto al distributismo elaborato da Chesterton e Belloc.
Inoltre ci ha declamato la parte finale de "La Ballata del Cavallo Bianco". E' una visione del Re Alfred che prima dell'anno mille è reduce da una vittoria sui pagani:

Io ho una visione

io so
che i pagani ritorneranno. 
Essi non verranno su navi da guerra,
non devasteranno col fuoco,
ma i libri saranno il loro unico cibo,
e con le mani impugneranno l'inchiostro. 
Non con lo spirito dei cacciatori 
o con la feroce destrezza del guerriero,
ma mettendo a posto ogni cosa con parole morte, 
ridurrano le bestie e gli uccelli a burattini 
ed il vento e le stelle ad una ruota che gira. 
Avranno l'aspetto mite dei monaci, 
pieni di fogli e di penne; 
Ma se anche calpesteranno il mare santo di Maria, 
e ruberanno le ali di San Michele – 
se anche racconteranno meraviglie, 
più grandi di quelle che Virgilio 
creò per l'imperatore romano; 
voi li riconoscerete da questi segni: 
lo spezzarsi della spada,
e l'uomo che non è più un cavaliere libero, 
capace di amare o di odiare il suo signore. 
Sì, questo sarà il loro segno: 
il segno del fuoco che si spegne, 
e l'Uomo trasformato in uno sciocco, 
che non sa chi è il suo signore. 
 Anche se arriveranno con carta e penna
e avranno l'aspetto serio e pulito dei chierici,
da questo segno li riconoscerete,
dalla rovina e dal buio che portano; 
da masse di uomini devoti al Nulla, 
diventati schiavi senza un padrone, 
da un cieco e remissivo mondo idiota,
troppo cieco per essere disprezzato; 
dalla presenza di peccatori, 
che negano l'esistenza del peccato; 
da questa rovina silenziosa,
dalla vita considerata una pozza di fango, 
da un cuore spezzato nel seno del mondo,
dal desiderio che si spegne nel mondo; 
dall'onta scesa su Dio e sull'uomo, 
dalla morte e dalla vita rese un nulla, 
riconoscerete gli antichi barbari,
saprete che i barbari sono tornati. 
Come gli uomini potranno sconfiggerli,
o se la Croce si innalzerà di nuovo
con la carità o con la cavalleria,
la mia visione non lo dice;
e io non vedo altro; 
ma ora, pur nel dubbio, cavalco 
verso la battaglia sulla pianura.


Fabio Trevisan ci ha consigliato, per meglio comprendere la prospettiva culturale e cristiana di Chesterton di leggerne un romanzo ed un saggio, ovvero "Le avventure di un uomo vivo" e  "Ortodossia".
Alla fine della splendida serata, abbiamo invitato Fabio Trevisan all'happening 2016 per presentare Chesterton e le Avventure di un Uomo Vivo al pubblico che interverrà.

APRE IL CANTIERE HAPPENING 2016

Domenica 29 maggio sono iniziati i lavori di preparazione dell'happening 2016, che continueranno nelle prossime settimane.
Invitiamo tutti a questa intensa avventura umana ed operativa che ci introduce ad approfondire, specie nella fatica, il significato profondo dell'Happening come espressione dell'amicizia e della vita di una comunità.


Non ci sono parole per esprimere l'abisso che corre fra l'essere soli e l'avere un alleato. 
Si può concedere ai matematici che quattro è due volte due; ma due non è due volte uno. 
Due è duemila volte uno.  (G.K.Chesterton) 

LE BUONE TRADIZIONI DELL'HAPPENING: LA PASTA FATTA IN CASA


A maggio, come ogni anno, inizia la preparazione dell'happening con i primi fatti in casa (tra le pratiche più pericolose in Emilia...).
Ecco le foto della preparazione del piatto principe della tradizione popolare piacentina: I pisarei e faso'.


PER RICORDARE LE NOSTRE TRADIZIONI POPOLARI

I Pisarei e faso' nascono nel medioevo, nei conventi piacentini, per sfamare, con ingredienti poveri ma nutrienti, i pellegrini di passaggio sulla Via Francigena verso Roma.
Originariamente erano impiegati i fagioli di tipo dolico anzichè i borlotti e la ricetta non prevedeva la passata di pomodoro; questo perchè i borlotti e i pomodori furono introdotti in Europa dalle Americhe, allora ancora sconosciute.
Ci sono due ipotesi per l'etimologia:
1) in riferimento al piacentino bissa (biscia) per il lungo cilindretto di pasta da cui ottenere gli gnocchetti.
2) in riferimento al verbo spagnolo pisar (schiacciare), per la pressione che si esercita sui pezzetti di pasta con il pollice, arrotolandoli leggermente su se stessi, per donargli la caratteristica forma.

I Pisarei e faso' sono stati inseriti dal ministero delle politiche agricole come uno dei prodotti agro-alimentari tradizionali italiani tipici della provincia di Piacenza.

Quando la nostra società vuole catalogare i libri di una biblioteca, scoprire il sistema solare, o altre minuzie del genere, si serve dei suoi specialisti. Ma quando vuol fare qualcosa di veramente serio riunisce dodici uomini comuni. (G.K.Chesterton)

SI APRE IL SIPARIO SUL 26° HAPPENING


SABATO 14 MAGGIO 2016, ORE 17.15
presso l'Oratorio Don Bosco

INCONTRO DI INTRODUZIONE
ALL'HAPPENING 2016


Don Francesco ha presentato l'happening 2016 utilizzando alcune intuizioni di G.K.Chesterton (sperando che nessuno lo dica alla SIAE).
In particolare, ci ha detto:
- L'Happening è come il vento iniziale di Uomovivo. Può scompigliare e ravvivare le nostre vite.
- L'Happening è una cosa attiva come l'agricoltura. E' la capacità di tirare fuori tutti i frutti da ogni situazione.
- L'happening è come la pistola di Innocenzo Smith. E' puntata alla nostra tempia perchè torniamo  ad essere vivi.
Quindi Don Francesco ha presentato i seguenti "decani" (responsabili per un anno) dell'edizione 2016:
Filippo Veneziani - strutture e permessi;
Alexander Ferretti - relazione con il personale;
Chiara Padovani - acquisti e cucina;
Alessandra Gaibazzi - Sponsor e contabilità;
Hillari Molina - Musica e spazio bimbi;
Francesca Zancarini - Cultura e mostre.