"Incontrare un uomo è un'esperienza unica, anche se lo si incontra solo per un'ora o due". (G.K.Chesterton)
Ecco la piccola cronaca di una serata meravigliosa, che è già parte della nostra storia.
Alle 19,30, prima dell'incontro, abbiamo condiviso una cena in cui Paolo Gulisano ha risposto alle domande più varie dei ragazzi citando loro Chesterton; è stato un convivio davvero gustoso, con i ragazzi colpitissimi dai suoi pensieri vivaci quanto profondi.
Alle 19,30, prima dell'incontro, abbiamo condiviso una cena in cui Paolo Gulisano ha risposto alle domande più varie dei ragazzi citando loro Chesterton; è stato un convivio davvero gustoso, con i ragazzi colpitissimi dai suoi pensieri vivaci quanto profondi.
Michele Brambilla ha chiuso il giornale ed è arrivato alle 21 per l'incontro.
Don
Francesco ha posto alcune domande ai due intervenuti, dal motto che
abbiamo scelto "una cosa morta segue la corrente ma solo una cosa viva
può andarvi contro", al loro essere uomini vivi ancora oggi, al rapporto con le loro
mogli e con la famiglia.
Paolo Gulisano rispondeva citando Chesterton, Michele Brambilla citando Guareschi.
Siamo
rimasti affascinati dalla capacità dei relatori di lasciare
parlare Guareschi e Chesterton. Di raccontarci di una fede che non si è
mai arresa, che porta Guareschi a dire nel Lager "non muoio neanche se
mi ammazzano" o porta Chesterton a duellare per la verità. E ha dato
loro una sguardo ultimo positivo sulla realtà benchè Chesterton abbia vissuto
la depressione e Guareschi abbia passato prima il lager e poi il carcere.
Perchè, ci diceva Brambilla, hanno vissuto secondo coscienza, che non
vuol dire il "secondo me" di moda oggi, ma "scienza con" ovvero sapere
perchè si ha qualcuno che ci guida.
In fondo abbiamo percepito che questa fede che ha spalancato la sguardo dei due maestri è
la stessa che i relatori vivono ogni giorno, uno da giornalista-direttore di
quotidiano con cinque figli ( e tutti dalla stessa moglie, ci ha
ribadito), l'altro da medico-docente-scrittore padre di famiglia, e
abbraccia e riempie le loro vite. E porta anche loro a non aver paura di
andare contro la corrente.
Ecco chi sono i due relatori;
Michele Brambilla di Monza, attuale direttore de "La Gazzetta di Parma", autore di vari libri ed appassionato di Giovannino Guareschi, di cui ha raccontato sulle pagine del giornale locale. Ha commentato due racconti di Giovannino Guareschi nel libro "Qua la mano, don Camillo. La teologia secondo Peppone".
DA "LA GAZZETTA DI PARMA " del 28 febbraio 2016